Io e Marco, sere fa, al PAC. Gli anni volano ma ciò non importa, anzi gli anni non volano nemmeno, non vola niente. Serata fredda, inebriante. Io e il mio caro Marco ci siamo trovati in un meraviglioso Padiglione, assistendo alla bella performance sonora di Michele Lombardelli e Luca Scarabelli, ovvero Untitled Noise. Serata perfetta, Milano tersa e il Padiglione uno scrigno di ombre. I suoni Untitled Noise intensi, lenti come una concentrata calata nei ricordi più profondi, quindi vicini; un carotaggio nella sedimentazione mentale e sonora di ognuno di noi. E io, al buio fra le ombre, in piedi; Marco seduto, anche lui fra le ombre. E’ bello essere fra le ombre, al Padiglione come fuori dal Padiglione, ovunque nel mondo. Accorgersi, in qualsiasi momento, di essere un’ombra fra le ombre ti fa respirare, fa sentire il tuo corpo fatto di niente. Il PAC è un bel luogo, per me e per Marco ancora di più. Fra le ombre e i suoni Untitled Noise, con la coda dei miei occhi ho rivisto me stesso in questo luogo, in anni lontanissimi; agli inizi degli anni ’80 del lurido secolo mio e di Marco, qui il nostro amato professore organizzava mostre davvero deliziose. Calandomi in un ricordo mi sono rivisto ad una mostra di Paolini, la sua Caduta di Icaro, organizzata dal nostro amato professore Zeno Birolli. Se non ricordo male c’erano anche alcuni dipinti di Richter. Questo bellissimo Padiglione è sempre stato accogliente per i ricordi. Fu ideato, mi sembra nel 1947, quando tutti erano giovani, mia madre diciottenne, mio padre ventitreenne.
Via Zeno Birolli dal PAC, via dal PAC anch’io e non ci ho rimesso più piede. Rimetterci piede poche sere fa, con Marco, aderendo ad un breve sogno sonoro è stato molto significativo. Sapevo che sarebbe riemerso tutto, aiutato inoltre da Untitled Noise. Terminata la performance sonora, chiusa da un taglio netto, ho sentito sbattere qualcosa nel mio grande vuoto, dove tutto è ancora lì in bella mostra, solo per me. A seguire i saluti, qualche abbraccio e un paio di baci ai nostri cari musicisti, davvero sul pezzo. Una breve minzione poi, io e Marco, ci siamo dileguati nella nostra merdifera e antica città.
Ma cos’è questo torrente che straripa, che giunge fino al collo?
2023