Quand'ero sulla Terra, mi ricordo, ho staccato la mia mano dal quadro che stavo dipingendo. Ricordo che ho staccato più volte la mano da una tela. Credo di aver trascorso molti anni, forse tutta la vita, staccando la mano da una tela. Ho consumato tutta la vita cercando un continuo contatto con la tela, come uno scemo. Ho bevuto molta acqua, preziosissima sulla Terra. Ho respirato tutta l'aria possibile, con i denti e a volte mi è mancata. Ero sulla Terra, mi ricordo, ma non so quanto sia durato, tutto è volato. Ricordo solo che staccavo la mano da una tela. Non ricordo dove sono nato, tantomeno dove sono morto. Avrò conosciuto persone, frequentato cari amici. Ricordo solo il mio staccare la mano dalla tela. Ma non ero solo davanti a quella tela, ero accanto a una donna, so che era lei. Anche ora i miei occhi cercano i suoi. Non ricordo il suo nome, come non ricordo il mio, ma so che è lei. Non ricordo molto neppure la sua voce, ma so che è la sua. Ricordo un pennello sottile, fra le dita di una mano, sempre la mia, credo, che si allontana dalla tela, sparendo nella parte bassa del mio vedere; poi si stacca dal mio corpo, dalla Terra, sparendo nel cosmo. Ricordo anche un pezzetto di fusaggine che tratteggia un volto, forse un mio autoritratto, avrò avuto circa tredici anni o forse molti di più. Il gesto della mia mano che si stacca dalla tela è un ricordo che svuota. Ricordo il mio braccio che si posa sulla tela e poi si stacca. Non ricordo cosa stessi dipingendo. Ma non sono solo, c’è anche lei, i nostri occhi si cercano. Ora ricordo il suo nome, lo vedo.
2023